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Rinaldo Olivieri (1931-1998) si iscrive alla facoltà di Architettura di Venezia dopo aver ottenuto la maturità classica. Durante il periodo universitario svolge contemporaneamente una intensa attività teatrale fondando il “Piccolo Teatro della città di Verona” e collaborando a scenografie dei festival areniani. Laureatosi nel 1962, esercita in Italia ed inizia l’attività in alcuni paesi dell’Africa e, in occasione dell’EXPO 70 ad Osaka (Giappone), realizza i padiglioni per la Costa d’Avorio e Gabon. Nel decennio ‘60-’70 alterna la sua attività di architetto tra l’Italia e la Costa d’Avorio. Di questo periodo si ricordano, tra le opere più significative, “La Pyramide” di Abidjan, la scuola a S. Bonifacio (VR), il municipio di Trevenzuolo (VR), la chiesa di S. Benedetto a Verona e una lunga serie di progetti per l’Africa e di partecipazione a concorsi vari. E’ del 1979 l'esposizione del progetto de "La Pyramide" alla mostra internazionale “Transformation in Modern Architecture” allestita da Arthur Drexler nel Museum of Modern Art (M.O.M.A.) a New York.
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Fa parte dei primi progettisti particolarmente segnalati al Concorso Internazionale per la nuova sistemazione delle Halles di Parigi e, quindi, viene inserito nella mostra itinerante dei controggetti per le Halles a Parigi, Firenze, New York e Londra. Nel decennio successivo rallenta la sua attività di architetto per dedicarsi dal 1982 al 1998 particolarmente alle scenografie teatrali per l’Arena di Verona, per il Theatre Royale de Wallonie di Liegi, per il Grosfestpielhaus di Salisburgo, nonchè per l’Olimpic Pool di Tokyo e per i grandi spazi della “Messe” di Francoforte. Successivamente per Berlino, Vienna e negli ultimi anni Lubiana e Cipro. In particolare per l’Arena di Verona ha progettato gli allestimenti scenici di importanti opere liriche, fra le quali “Aida”, tratta dal Fagiuoli del 1913, “Nabucco” e “Carmen”. E per il Teatro Filarmonico di Verona “La figlia di Jorio” e “Trovatore”. Nel 1997 ha progettato il teatro nel centro di Oberhausen (Germania) e nel 1998 le scenografie a Berlino per il musical “Il signore degli anelli”, tratto dal romanzo di J.R.R.Tolkien. Il 21 aprile dello stesso anno fu inaugurato il teatro Camploy, progettato già nel 1982. Da ricordare la nota archiscultura della Stella che dal 1984 ogni anno, nel periodo natalizio, incornicia l’Arena di Verona. Il progetto de “La Pyramide” è stato esposto anche postumo nel 2014 alla Triennale di Milano e nel 2016 alla mostra “SOS Brutalism” a Francoforte.
 
In sua memoria: nel 1999 targa in suo nome nel foyer del Teatro Camploy, nel 2008 convegno-mostra “Rinaldo Olivieri, architetto e scenografo. Genio e razionalità”, nel 2012 intitolazione di una via a San Michele (VR), nel 2018 convegno-mostra "Rinaldo Olivieri. Architetto e scenografo dentro e fuori le mura di Verona" all’Accademia di Agricoltura, Scienze e Lettere e l’aggiunta del suo nome nel tempio Ingenio Claris del cimitero monumentale di Verona, nel 2019 targa sulla facciata del suo palazzo dove visse dal 1975 alla morte.
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Copia di olivieri tange2.jpg
con Kenzo Tange, Tokyo 1992
Costa d'Avorio, 1967
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